e-Glossario: tutti i termini dal mondo elettrico e ibrido

Battery Electric Vehicle, si tratta di veicoli che viaggiano esclusivamente con la corrente della batteria.

Etichetta commerciale riservata esclusivamente al modello maggiormente parco nei consumi di una gamma del marchio Volkswagen.

Scambio diretto di dati e informazioni fra veicoli che, in futuro, servirà tra l’altro per il miglioramento dei flussi del traffico.

Comunicazione dei veicoli con il loro ambiente che, in futuro, servirà per esempio a prevenire i rallentamenti del traffico.

Biossido di carbonio (o anidride carbonica), gas incolore e inodore sviluppato dal processo di combustione. Il CO2 è la causa principale dell’effetto serra e del riscaldamento del clima. Solo nel 2007 il CO2 ha rappresentato l’88% di tutti i gas serra.

Diversamente dalla ricarica standard a corrente alternata (cavo base o wallbox), la ricarica rapida con colonnine di ricarica CCS a corrente continua specificamente concepite può essere eseguita già nell’arco di 20 - 30 minuti. In tal modo, attualmente, è possibile ripristinare circa l’80% della capacità. Il “Combined Charging System” (CCS) è approvato come standard internazionale. Nel lungo periodo sarà possibile anche la ricarica dei veicoli elettrici senza cavo ovvero per induzione.

Sistema di propulsione che sviluppa potenza attraverso la trasformazione in calore dell’energia chimica contenuta nel carburante e mediante trasformazione di tale calore in lavoro meccanico. La trasformazione in calore avviene mediante combustione di carburante – principalmente idrocarburi.

Vettura con trazione elettrica nella quale l’energia necessaria viene prodotta attraverso una cella a combustibile a partire dall’idrogeno come vettore energetico. Il processo produce esclusivamente emissioni di vapore acqueo. Per Volkswagen quindi la cella a combustibile è uno dei possibili concept di trazione del futuro.

Chiamata anche corrente verde; si tratta di corrente prodotta da fonti rinnovabili o cogenerazione forza-calore rispettosa dell’ambiente; dal punto di vista fisico non è distinguibile dalla corrente “non verde”.

Cambio automatizzato che, mediante due semicambi, consente passaggi di rapporto completamente automatici, senza interruzione percettibile della forza di trazione.

Riduzione della cilindrata del motore con contemporaneo incremento della potenza specifica o della densità di coppia, per esempio attraverso sovralimentazione. Grazie al downsizing è possibile ridurre i consumi e le emissioni di gas dei scarico.

Introduzione progressiva di motori elettrici come una delle soluzioni alternative per la propulsione del futuro. A partire dall’ottimizzazione dei motori a combustione convenzionali mediante » sistema di recupero dell’energia (» micro hybrid), lo sviluppo abbraccia differenti sistemi ibridi (» full hybrid, » ibridi plug-in) fino al » BEV.

Automobile che, per la propulsione, utilizza non carburante ma corrente. In senso stretto questa denominazione comprende sia le auto a batteria sia i » veicoli a cella a combustibile, dipendentemente dal relativo accumulatore di energia. Nell’accezione comune tuttavia con “auto elettrica” si intende quasi sempre una vettura a batteria (» BEV) che viaggia esclusivamente mediante corrente elettrica.

Rilascio nell’ambiente di sostanze o forme di energia. Le principali emissioni causate dal traffico stradale sono monossido di carbonio (CO), ossido di azoto (NOx), biossido di zolfo (SO2), idrocarburi (HC) e » CO2. Con i motori Diesel si aggiungono poi il particolato (fuliggine, polvere). Le emissioni vengono ridotte al minimo dai moderni sistemi di filtraggio.

Sono veicoli contraddistinti dalla capacità di muoversi con ciascuna delle due modalità di trazione. Il motore a combustione e il motore elettrico possono di norma provvedere insieme alla capacità di avanzamento

Hybrid Electric Vehicle, veicoli che combinano almeno due sistemi di trazione: un motore a combustione e un motore elettrico. Il termine “ibrido” assume più significati, perché i veicoli ibridi possono essere classificati in base al grado di elettrificazione (» micro hybrid, » mild hybrid, » full hybrid e » sistema ibrido plug-in). Nell’accezione comune, tuttavia, con la denominazione veicolo ibrido si designa prevalentemente il sistema » full hybrid.

Soluzioni di trasporto e mobilità comprendenti svariati mezzi di locomozione, finalizzati a consentire un semplice utilizzo integrato di aerei, autobus e treni, veicoli elettrici, car sharing e biciclette.

Tecnologia di costruzione leggera che ha lo scopo di ottenere la massima riduzione dei pesi. Insieme al sistema di trazione, la costruzione con materiali leggeri è lo strumento più efficiente per il risparmio di carburante e la riduzione delle emissioni.

Accumulatore con elevatissima densità energetica, stabilità termica e pressoché priva di » effetto Memory. Per tali caratteristiche positive Volkswagen investe in questa tecnologia.

Perdita di capacità di alcuni tipi di batteria che non sono state completamente scaricate prima della successiva ricarica. Si parte dal presupposto che la batteria “memorizzi” il fabbisogno di energia e che, con il passare del tempo, metta a disposizione non la quantità di energia originaria, ma solo quella funzionale agli scaricamenti avvenuti fino a quel momento.

In senso stretto non si tratta di veicoli ibridi, ma solo di un’evoluzione del motore a combustione. I sistemi micro hybrid consentono un risparmio di carburante mediante » sistema start/stop automatico o recuperano energia in fase di frenata (» sistema di recupero dell’energia) e la accumulano nella batteria del veicolo, in modo da sollecitare l’alternatore in misura inferiore. Grazie a questa elettrificazione parziale, questi veicoli possono essere definiti in senso lato » veicoli ibridi. Un veicolo micro hybrid tuttavia non è dotato di motore elettrico.

Veicoli i cui componenti elettrici costituiscono solo una parte del sistema di trazione. Si tratta tuttavia di un’elettrificazione più vasta rispetto ai sistemi » micro hybrid, poiché sono presenti batteria dedicata e motore elettrico. Diversamente dal sistema »full hybrid, con il concept mild hybrid non è comunque possibile un avanzamento in modalità esclusivamente elettrica e viene fornito solo un supporto al motore a combustione. Volkswagen investirà quindi sulla tecnologia full hybrid.

Pianale modulare trasversale: concept e sviluppo di prodotto di Volkswagen per motori e cambi montati in posizione trasversale. Con questa tipologia di montaggio l’albero a gomiti del motore è trasversale rispetto alla direzione di marcia e, conseguentemente, parallelo agli assi. Oggi viene costruita così la maggior parte delle vetture a trazione anteriore. Nella produzione, i modelli di una serie vengono assemblati a partire da moduli che vengono combinati in modo differente a seconda del modello. Grazie al sistema modulare si ottiene una grande libertà in termini di design, per esempio grazie a passi e larghezze della carreggiata variabili. Le nuove famiglie di motori sono ottimizzate per una riduzione delle emissioni di CO₂. Grazie all’intelligente mix di acciai ad alta resistenza di nuova concezione e ai più moderni principi costruttivi, con i componenti modulari è possibile ottenere maggiore comfort e sicurezza, a fronte di un peso invariato. Per tutti i modelli, inoltre, l’MQB consente ben 20 innovazioni nei campi sicurezza, assistenza alla guida e infotainment, che fino ad oggi erano riservate esclusivamente alle vetture di segmento più elevato. Grazie all’effetto sinergico è possibile ridurre molti costi, a livello sia di sviluppo sia di acquisto.

È in momento nel quale viene raggiunta la massima estrazione di petrolio e, successivamente, la produzione si riduce anno dopo anno. Quanto minore è il petrolio disponibile, tanto maggiore sarà il costo della benzina e del gasolio. Anche per tale motivo sono necessarie tecnologie di motorizzazione alternative.

I Plug-In Hybrid Electric Vehicle sono autoveicoli che combinano motore a combustione e motore elettrico. La batteria può essere ricaricata mediante spine e prese di corrente (diversamente dai sistemi » full hybrid, la cui batteria viene ricaricata mediante » sistema di recupero dell’energia). Gli ibridi Plug-In possono viaggiare in modalità esclusivamente elettrica molto più a lungo. I veicoli ibridi plug-in effettuano brevi percorrenze in modalità esclusivamente elettrica; in caso di distanze maggiori viene acceso il motore a combustione. Sono soluzioni ideali per persone che viaggiano sia in città sia sulle lunghe percorrenze.

Tecnologia successiva a quella delle odierne » batterie agli ioni di litio. Si tratta di sistemi aperti, per esempio accumulatori zinco-aria, con densità energetica notevolmente superiore (> 500 kWh), che in futuro potrebbero consentire la mobilità elettrica anche sulle lunghe percorrenze.

Recupero dell’energia cinetica liberata in fase di frenata o di rilascio. Nei veicoli elettrici ciò avviene prevalentemente mediante la commutazione del motore di trazione sulla modalità generatore e l’accumulo della corrente prodotta nella batteria della vettura per un impiego successivo. Per motivi fisici è possibile recuperare solo una parte dell’energia frenante.

Rete di corrente “intelligente” che impiega la moderna tecnologia d’informazione e comunicazione, per esempio per l’integrazione dell’energia prodotta a livello decentrato, l’ottimizzazione della gestione della carica o per la gestione energetica da parte del Cliente. L’obiettivo è assicurare l’alimentazione di energia sulla base di un sistema operativo efficiente ed affidabile.

Sistema volto alla riduzione dei consumi delle auto. Il motore a combustione viene spento mediante il carico frenante dell’alternatore e la disattivazione dell’alimentazione di carburante, quando la vettura avanza per inerzia o è ferma in coda. Il motore si riavvia in modo completamente automatico quando il conducente preme l’acceleratore o rilascia il pedale del freno. Ne risulta un rilevante risparmio di carburante, soprattutto nel traffico urbano caratterizzato da numerose fasi di fermo.

Numero di cicli di caricamento e scaricamento ai quali la batteria può essere sottoposta prima che la sua capacità scenda al di sotto di una determinata percentuale della sua capacità iniziale. Volkswagen investe sulle » batterie agli ioni di litio, che non sono soggette all’» effetto Memory, non vengono quindi danneggiate dalle ricariche quotidiane e presentano un auto-scaricamento marginale. Componenti di alta qualità assicurano un’eccellente efficienza e l’usura minima possibile. Pertanto Volkswagen, per la batteria delle sue vetture elettriche, offre una specifica garanzia i cui dettagli sono consultabili nelle condizioni di garanzia.

La sigla TDI identifica le vetture diesel a iniezione diretta e sovralimentazione turbo. Ciò che contraddistingue i motori TDI sono consumi ridotti, basse emissioni, elevata forza di trazione (coppia massima) ed eccellente erogazione di potenza. In molti Paesi, TDI è un marchio registrato del Gruppo Volkswagen.

Denominazione di una tipologia di motori che comprende tutti i propulsori benzina a iniezione diretta e sovralimentazione semplice o doppia delle vetture Volkswagen. Il termine si applica a differenti versioni di sovralimentazione, cilindrate e numero / disposizione dei cilindri. Con la tecnologia TSI, Volkswagen è riuscita a creare motori che offrono vantaggi in termini di bassi consumi a fronte, contemporaneamente, di un impareggiabile sviluppo della potenza.

Si tratta di concept che impiegano le batterie delle vetture elettriche come buffer di rete. All’occorrenza l’energia della flotta elettrica viene reimmessa nella rete. Ciò può offrire vantaggi per un’efficiente gestione del carico e dell’accumulo, per esempio per compensare le oscillazioni delle energie rinnovabili. Oggigiorno tuttavia le batterie non sono ancora completamente idonee a questo concept. Per poter reimmettere la corrente nella rete, inoltre, la vettura elettrica avrebbe bisogno di un costoso dispositivo di carica bidirezionale. Occorrerebbe anche minimizzare le perdite causate dalla trasformazione da corrente continua (batteria) a corrente alternata (rete). Conseguentemente è possibile immaginare in un primo momento una “versione light”, che funzioni senza alimentazione bidirezionale, offrendo comunque grandi vantaggi per l’ambiente.

Consumo di energia complessivo ed emissioni serra di un carburante causate dalla produzione, dalla messa a disposizione e dall’utilizzo: nel caso del petrolio, a partire dall’estrazione fino alla messa a disposizione definitiva nel veicolo, passando per la raffinazione, la rete dei distributori e il rifornimento nel serbatoio. Vengono suddivise due fasi: il percorso Well-to-Tank descrive la messa a disposizione del carburante, il percorso Tank-to-Wheel indica l’utilizzo del carburante nel veicolo e le emissioni durante la marcia.

Detto anche Zero Emission Vehicle, abbreviato ZEV. Si tratta di autoveicoli che durante il funzionamento non emettono gas di scarico dannosi e mantengono i valori denominati “valori limite di emissioni zero”. Affinché tuttavia un tale veicolo possa essere considerato a emissioni zero anche nel bilancio energetico complessivo, l’energia elettrica con la quale viene alimentato deve essere prodotta da fonti rinnovabili.